Il loto affonda le sue radici nel fango mentre la sua corolla, quando si apre è meravigliosamente bianca. Il suo stelo, così sottile, dà quasi l’impressione di spezzarsi da un momento all’altro, invece, resiste e sorregge il grosso fiore.
La sua simbologia è, quindi, duplice: da un lato rappresenta la vita che, attraversata dalla sofferenza, aspira comunque alla felicità; dall’altro rappresenta l’illimitato potenziale costruttivo, intrinseco all’essere umano, di superare le difficoltà e rinnovarsi perennemente. E, come il seme del loto può germogliare all’improvviso dalla melma, così l’essere umano può crescere e rafforzarsi proprio attraverso il superamento dei suoi stati di sofferenza, dubbio e confusione.

Comprendere di aver bisogno di aiuto, accettarlo e ammetterlo a se stessi è un processo spesso lungo e difficile da realizzare. Ci ritroviamo a pensare: ”Ce la devo fare da solo”, oppure: ”Ti pare che chiedo aiuto per questo?”, o ancora: ”Mi vergogno a raccontare questi pensieri”. Questo atteggiamento implica confusione e chiusura in se stessi conseguente alla frustrazione per il non riuscire a trovare soluzioni, che a sua volta conduce a comportamenti che intensificano i problemi stessi. Succede, insomma, che proprio questo atteggiamento ci porti, infine, a stare sempre peggio.
In un mondo in cui sempre più ci si rivolge allo schermo di un pc o del cellulare per avere risposte, alla stregua di Grimilde nella famosa frase ” Specchio, specchio delle mie brame…”, si va perdendo di vista come il vero cambiamento avvenga, invece, nel confronto con “l’altro”.
E’ nella relazione che si modifica la percezione di sé (lo specchio) e il rapporto con il disagio che ne consegue.

Dolore e sofferenza, insuccessi e frustrazioni sono comuni a tutti ma non lo è altrettanto la capacità di gestirli e utilizzarli in direzione del cambiamento e miglioramento di sé.
La sofferenza diventa patologica non solo quando non viene utilizzata per cambiare, ma addirittura quando resta una dimensione consueta e uno strumento per manipolare situazioni e persone.
Si potrebbe dire che la capacità di cambiamento sia direttamente proporzionale allo stato di salute psicologica di un individuo.